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ACCIDIA
"Il campo dell'accidia è pieno d'ortiche... è pigro l'uomo che può far di meglio".
"Se facevo o non facevo era comunque un guaio. Ero l'ultimo di quattro maschi: se facevo come volevano i miei genitori, i miei fratelli mi saltavano addosso, se mi alleavo con loro, i miei genitori mi guardavano male. La cosa migliore era nascondermi, era prendere posizione, fare lo gnorri finché il campo non fosse stato sgombrato. Ricordo un giorno che per punizione dovetti sedere con la faccia contro il muro. Ci rimasi delle ore prima che la mamma si ricordasse di me, ed ero entrato così dentro di me che avrei voluto starmene lì tutto il giorno". |
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AVARIZIA
"L'avarizia è scuola di ogni vizio... l'avarizia è il carnefice del ricco senza cuore... l'avaro non possiede l'oro ma è posseduto dall'oro".
"Ricordo il silenzio e il piacere di stare da solo. In famiglia eravamo in cinque. C'era poco dialogo e nessun contatto fisico. Entrambi i nostri genitori erano sordi e non riuscivano a modulare la voce. In pubblico il loro strano modo di parlare ad alta voce attirava tutti gli sguardi e io avrei voluto farmi piccolo piccolo e scomparire. Il mio desiderio più grande era che nessuno mi vedesse e così, quando eravamo a casa degli altri ero bravissimo a confondermi con i vasi di piante e ad annullarmi nei quadri delle pareti, facendo di tutto per scomparire". |
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GOLA
"La povertà castiga il ghiotto...tanto va la gatta al largo che ci lascia lo zampino".
"Nella pratica spirituale la ghiottoneria è paragonata ad una scimmia che balza velocemente da un ramo all'altro. Il problema della mente della scimmia è che l'attenzione svolazza tra associazioni, fantasie, e progetti con tale agilità da rendere impossibile un qualsiasi contatto con la profondità...la sobrietà è fare quello che stiamo facendo senza eccitanti". |
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INGANNO
Da piccoli al ritorno da casa venivano ricompensati per loro successi, piuttosto che per sentimenti e in questo modo hanno imparato ad annullare le emozioni personali e a concentrare la loro attenzione sull'immagine esterna che gli garantiva l'amore.
"Tutte le grandi decisioni della mia vita sono state prese mettendo in primo piano l'immagine. Ho sempre scelto: la donna più bella, l'università, la professione, il club più prestigioso. .. cerco persone che incarnano il successo, che posseggono denaro. Non mi importa se è un politico o un docente universitario o un critico d'arte..." |
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IRA
Sono i perfezionisti, i classici bravi bambini che imparano a comportarsi come si deve e ad assumersi le responsabilità in presenza di altri; tutto questo per il fatto che in loro viene interiorizzata la voce critica genitoriale. Vivono con una voce auto giudicante interna che a volte è così forte che può diventare esterna. Vivono continuamente un'accusa interiore come se avessero commesso un crimine.
"Ero un bravo bambino, e non capivo perché provassi tanta rabbia verso i miei genitori e la scuola. Avevo un fratello handicappato che mi turbava, ma che mi sforzavo di proteggere. Mia madre si sentiva fragile e alla fine ebbe un esaurimento. Io ero grande, grosso e robusto e cominciai a sentirmi in colpa ogni volta che mi divertivo. La mia rabbia si esprimeva in atti di vandalismo, ma non sapevo di covarla"
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LUSSURIA
"Chi troppo desidera niente ottiene...Chi compra il superfluo presto svenderà il necessario".
"Sì, c'è una lussuria del dolore, come c'è una lussuria dell'adorazione e persino una lussuria dell' umiltà. Se bastò così poco agli angeli ribelli per mutare il loro ardore d'adorazione e umiltà in ardore di superbia e di rivolta, cosa dire di un essere umano? E fu per questo che rinunciai a quella attività [di inquisitore]. Mi mancò il coraggio di inquisire sulle debolezze dei malvagi, perché scoprii che sono le stesse debolezze dei santi. (Umberto Eco, Il nome della rosa ) |
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PAURA
"La paura è fatta di niente... chi ha paura del lupo non entri nel bosco".
"Ricordo in Vietnam, dopo un mese di combattimenti, scrissi alla mia ragazza che la cosa che mi spaventava di più era il buio, quando mi mandavano in pattuglia di notte. Se un nemico fosse sbucato fuori sparando, mi sarei sentito molto meglio. La mia immaginazione era impazzita. Vedevo mostri, figure umane che non c'erano. Più le vedevo e più continuavo a fissarle e mi acquattavo in posizione di sparo senza sapere se davvero ero sotto tiro". |
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SUPERBIA
"L'orgoglio dei superbi fece gli angeli ribelli...L'orgoglio è una pianta lussureggiante nel giardino della ricchezza. I superbi hanno bisogno di affetto e di approvazione , vogliono essere amati, protetti e importanti per gli altri".
"Io non ho bisogno di nessuno ma tutti hanno bisogno di me " |
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INVIDIA
Il tema dominante è l'abbandono durante l'infanzia... l'abbandono reale... o la nascita in una famiglia sbagliata, infelice.
"L'invidia è sommo male perché crepa dell'altrui bene... l'invidia non ride se non quando vede naufragare la nave e i suoi naviganti" |